domenica 13 gennaio 2008

Finanziaria 2008: Il "forfettone" /2 - seconde riflessioni (waiting)

Dopo questo post, sono usciti chiarimenti e dubbi:

un chiarimento è arrivato dalle Casse di Previdenza (tra le quali Ragionieri e Dottori) che dice che il contributo di rivalsa del 4% va applicato anche a questo regime.

Un dubbio, e non è dubbio da poco, è riportato su Il Sole-24Ore del 12 gennaio 2008, dove Tonino Morina analizza il problema delle ritenute sul nuovo regime dei minimi.
Ci si chiede se la ritenuta del 20% applicata dai sostituti ai compensi dei professionisti, vada applicata anche in questo regime.
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La riflessione finale è che, il fisco dichiara di voler eliminare gli adempimenti, semplificare, e in questa direzione confermare che la ritenuta non va applicata, rifacendosi alla Circolare 8/E/2001 che, con riferimento al regime sostitutivo oggi cessato (quello per intenderci degli articoli 13 e 14 della Legge 388/2000) indicava gli adempimenti per non essere soggetti a ritenuta d'acconto.
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Si aspetta ora un intervento del legislatore ... (waiting)
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Update:
DM 2/1/2008 - articolo 6
1. Le ritenute subite dai contribuenti minimi si consideranoeffettuate a titolo d'acconto dell'imposta sostitutiva di cui alcomma 105 della legge. L'eccedenza e' utilizzabile in compensazioneai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
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A questo punto, non so più chi potrebbe avere davvero tutta questa convenienza: forse i pensionati che hanno partita Iva, o qualche categoria o soggetto particolare. Perchè i professionisti, che, secondo me, erano i veri destinatari di questa agevolazione, dopo la precisazione dell'art. 6, tutta questa convenienza non ce l'hanno più.
Insomma, a mio modesto parere, una bella marcia indietro ...

12 commenti:

Anonimo ha detto...

i nuovi contribuenti minimi non sono soggetti (per il reddito della loro attività) ad irpef ma ad imposta sostitutiva del 20%, non esiste uno scaglione irpef del 20%, senza considerare che i titolari di soli redditi di impresa o professionisti sarebbero sempre a credito in sede di dichiarazione dei redditi (la ritenuta si calcola solo sui ricavi, l'imposta sulla differenza tra ricavi e costi)

Elena Trombetta ha detto...

sono d'accordissimo con te, ma se il ministero ce lo confermasse saremmo tutti più sereni :)

Anonimo ha detto...

L'art 6 del D.M. 02/01/2008 penso sia chiarificatore del dubbio ritenuta d'acconto. Non pensi?

Anonimo ha detto...

Scusate se mi intrometto, ma vorrei dirvi che il forfettone non conviene a nessuno, salvo a chi ha altri redditi, tipo: PENSIONE e P.IVA; poichè il 20% di tassazione sostitutiva sugli utili è "quasi" sempre meno conveniente, dato che si perdono tutti gli oneri deducibili e cmq quel minimo (ma conta) di recupero di IVA credito su un IVA debito che cmq ti viene data se fatturi con IVA.
Inoltre la rit. d'acconto è cmq dovuta, e quindi si andrebbe sempre a credito in sede di Unico: e come lo compensi? solo con L'ici? e se casa principale non la hai? ........e cmq perderesti il 19% di interessi passivi del mutuo tra gli oneri deducibili...... ;)
CONSIGLIO: rimante ordinari e non forfettone!
Ciao

ale ha detto...

Ciao! io ho leidee molto confuse su questo nuovo regime forfettone...ma cosa potrò scaricare nelle dichiarazione dei redditi? tipo contributi previdenziali, solite spese mediche, eventuali mutui o spese di affitto?
e quando supererò i 30000 euro e dovrò passare al regime normale cosa succederà?
grazie mille e buona giornata
Ale

Anonimo ha detto...

Dalla norma non si capisce però se questo regime opera in assenza di cumulo dei redditi.
Mi spiego meglio ad esempio per un pensionato titolare di reddito da pensione e di partita iva l'appplicazione di questo regime per metterà di evitare il cumulo con la pensione oppure no.

Unknown ha detto...

Io sono per così dire un libero professionisti particolare, faccio il geometra ma le mie mansioni sono quele di gestione cantieristica, quindi non ho opportunità lavorative particolari. Ho uno stipendio fisso che fatturo all'impresa presso cui lavoro, non ho mai acquistato beni di nessun genere, l'iva per me è sempre stata una rottura visto che non l'ho mai potuta scalare con acquisti di nessun genere. Ora grazie alla nuova finanziaria a parità reddito mi ritrovo che quello che dovevo versare come iva tutti i mesi mi rimane in tasca e l'impresa con la ritenuta d'acconto mi sta praticamente pagando le tasse. In più cosa da non sottovalutare, non sono soggetto a studi di settore e a tenere registri contabili. Per categorie come la mia dove i 30000€ annui sono veramente un miraggio mi sembra una bella svolta no?

Anonimo ha detto...

Caro Marco...il punto è che tu non sei un lavoratore autonomo, di fatto, ed è quel che conta, sei un dipendente per il quale l'impresa per la quale lavori non versa i contributi e probabilmente risparmia anche sullo stipendio!
per il resto concordo con quello già elaborato sopra,mi sa di ennesima fegatura.
Cordialità

Anonimo ha detto...

salve ragazzi e colleghi, scusate l'intromissione.. nonostante le 2 circolari che "dovrebbero" chiarire le modalità operative del nuovo forfettone ed in particolar modo l'applicazione della ritenuta d'acconto per le categorie professionali a me sembra che il legislatore se ne sia uscito abbastanza semplicisticamente dicendo che le ritenute subite si possono portare a deconto dell'imposta sostitutiva dovuta ma in realtà abbia "dimenticato" di affrontare realmente il problema. Per coloro che aderiscono al nuovo regime fiscale si corre il rischio di trovarsi in una situazione di "credito cronico". Per chi ha soltanto un'attività soggetta a questo nuovo regime (previa verifica della opportunità di aderirvi perchè spesso i redditi soggetti ad imposta sostitutiva sono armi a doppio taglio per l'impossibilità di godere di eventuali altre deduzioni in dichiarazione) che fa istanza di rimborso tutti gli anni o se lo riporta a nuovo vita natural durante? Spero che intervengano in merito perchè mi sembra l'ennesima bufala che fa acqua da tutte le parti. saluti. gianluca

Anonimo ha detto...

Mi chiamo Enrico ed ho provato anche a cercare un bel po' in rete, ma sembra che tutti sappiano (o diano per sottointeso il saperlo) cos'è l'imposta sostitutiva. Io invece non riesco a seguire i discorsi ogni volta che se ne parla, per mia ignoranza. Mi potete aiutare?

Grazie,
Enrico

Elena Trombetta ha detto...

@enrico: te lo spiega l'Agenzia delle Entrate a questo link, a pagina 36
http://www1.agenziaentrate.it/documentazione/guide/linguaggio_fisco.pdf

in pratica è una imposta che, in certi casi, sostituisce le altre che sarebbero applicate dalle norme vigenti, di solito è a favore al contribuente.

Roberto ha detto...

Ciao a tutti..grazie per le info, e i commenti che aiutano molto anche quelli (magari il ministero potesse fare una cosa cosi' in via ufficiale...).
Da buon ignorante mi sfugge una cosa: io ho appena aderito al nuovo regime, ma vorrei effettuare fatture il piu' semplice possibili per chiarezza al cliente. Nel caso il mio cliente sia un provato, posso riportare solo l'importo netto da pagare, ma se fosse un'azienda con partita IVA come netto devo chiedere il prezzo lordo - ritenuta d'acconto al 20% (es: lordo 100EUR, ritenuta al 20%, DA PAGARE: 80,00EUR). E'corretto?
Una nota per tutti..la fattura cartacea e' obbligatoria solo per importi lordi superiori a 77,47EUR e deve essere applicata marca da bollo da 1,81EUR. Per importi inferiori la fattura elettronica o allegata via mail dovrebbe andare bene.
Grazie a tutti.