martedì 29 dicembre 2009

Richiesta visto conformità: si potrà fare con la Pec?

Visto che ho mangiato pane e Pec per qualche giorno, per preparare documento e slides di due convegni, ora 'sta Pec me la vedo dappertutto.
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E, leggendo che va inoltrata domanda alla Direzione Regionale delle Entrate per la mia regione (Lombardia), per svolgere attività fiscale e quindi apporre il visto di conformità per questa nuova formula delle Compensazioni Iva, mi sono chiesta: e perchè non mandarla via Pec?.
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Quindi ho cercato la pagina del sito della Dre Lombardia, dove sono riportati i link a fac simile e istruzioni e ho visto che c'è indicato un indirizzo mail, "a naso" non Pec.
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E allora ho scritto a questo indirizzo, utilizzando la mia Pec, per chiedere chiarimenti, e anche perchè, utilizzando la mia Pec, nella ricevuta di accettazione avrei saputo subito se l'indirizzo fosse certificato oppure no.
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Questo il testo della mia richiesta:
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"Richiesta Visto conformità - Chiedo cortesemente di sapere se la comunicazione per l’abilitazione al visto di conformità può essere spedita via pec, e se questo indirizzo, che compare nella pagina da voi dedicata alle istruzioni relative, è certificato oppure no.La pagina si trova a questo link:http://lombardia.agenziaentrate.it/site.php?id=6521"
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E questo quello che è contenuto nella ricevuta di accettazione:
"Ricevuta di accettazione Il giorno 29/12/2009 alle ore 15:17:15 (+0100) il messaggio"Richiesta chiarimento " proveniente da "elena.trombetta@pec.commercialisti.it"ed indirizzato a:dr.lombardia.ree@agenziaentrate.it (posta ordinaria)e' stato accettato dal sistema ed inoltrato."
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Posta ordinaria, ma come? Insomma, mi sono un po' chiesta se questa non fosse una prima occasione persa, per dimostrare che la Pec è utile, sopratutto a noi professionisti, che non dovremmo essere obbligati ad allegare documenti di identità, ma che potremmo firmare la richiesta con la nostra firma digitale, e che non dovremmo essere costretti ad andare in posta e pagare una raccomandata, ma spedire tutto con un semplice click ...
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Io vi tengo informati sulla risposta, perchè io avrei seriamente intenzione di presentare la mia richiesta via Pec, ma voi che passate di qua mi fate sapere cosa avete fatto e se vi è andata meglio?
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Update del 12 gennaio 2010: non hanno ancora risposto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La Pec non è affatto uno strumento sicuro in quanto a differenza della raccomandata, non certifica l'avvenuta consegna del messaggio al destinatario ma unicamente alla casella di posta del destinatario.
La differenza e' notevole posto che mentre la raccomandata richiede che sia sottoscritta dal destinatario, la PEC fa firmare questa ricevuta al server che gestisce la casella PEC del cittadino. Se per qualsiasi ragione il server perdesse il messaggio (errore, atto fraudolento, guasto) per la legge la posta e' consegnata mentre dal punto di vista pratico il destinatario non ne sa nulla e non ha modo neppure di sapere che qualcuno ha cercato di mandargli una PEC.
Sono quindi solo lieto che non venga utilizzata in quanto si tratta di una legge approvata con grave leggerenza e che dovra' presto o tardi essere modificata dopo le sicure brutte esperienze future.
Naturalmente da una casella di posta certficata si puo' scrivere solo ad un'altra casella di posta certificata (le porte del server sono diverse). Se si scrive ad una casella standard la posta viene inviata lo stesso ma non e' certificata ai fini della legge.

Mario ha detto...

Domanda: se io mando una mail dalla mia posta certificata ad una non certificata, rimane una normale e semplice e-mail?
Domanda n. 2:
Novità per richiedere il visto?

Ps: Ciao Elena, bel Blog! sei in gamba
Firmato
Mario (appena praticante)