mercoledì 15 aprile 2009

Cartelle, condoni e proposte indecenti

Da qualche giorno sto facendo dei ragionamenti osservando la situazione di molti contribuenti.
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Gli uffici hanno deciso, probabilmente, di far vedere al Ministro Brunetta quanto sono produttivi, e sfornano avvisi bonari, accertamenti, e quanto più viene loro in mente per fare cassa. Inutile dire che molti di questi sono sbagliati e si possono sistemare solo dopo aver passato ore a cercare documenti, andare all'Agenzia, aspettare pazientemente il turno, aspettare poi pazientemente lo sgravio e così di questo passo.
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Anche le concessionarie hanno deciso di notificare raccomandate con ruoli, non so se è una situazione limitata a Como, sta di fatto che stanno arrivando richieste a pioggia.
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Appurato che molte di queste aziende sono in crisi e che un avviso bonario, una cartella di un certo importo potrebbero essere la "goccia che fa traboccare il vaso" e appurato che questi importi, così, non verranno mai riscossi, mi chiedo se è proprio una proposta indecente quella di proporre un condono, sulle cartelle esattoriali, con pagamento integrale di capitale e interessi, ma riducendo al minimo le sanzioni.
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Lo so che tanto la Comunità Europea non ce lo concederà mai, lo so che è immorale per chi ha sempre pagato, ma siamo in una situazione di estrema criticità economica, e forse qualcuno si può anche tirare fuori se proprio non lo affossiamo del tutto.
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Senza contare, come ragionavo con un amico di facebook stasera, uno in gamba che sta studiando per l'esame di stato, che, questi soldi, potrebbero anche andare a finanziare la ricostruzione dell'Abruzzo ...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

credo che sia un pò troppo facile così.

corretto premiare i contribuenti virtuosi, aiutare le imprese, potenziare i confidi, sviluppare la ricerca..

ma direi che forse coi condoni è il caso di smetterla.

molto meglio semplificare le norme e consentire agli imprenditori di pagare meno tasse, ma tutti ed in maniera più semplice di oggi.

Elena Trombetta ha detto...

@anonimo:

il problema che riscontriamo un po' tutti nell'ambiente è che si soldi non ce ne sono quasi più.

Sulla semplificazione sono d'accordissimo con te (e come non potrei), ma c'è un dato di fatto, ora, che i soldi sono finiti, tante imprese non ce la fanno più, e le cartelle a pioggia che stanno arrivando e che contengono significativi importi per sanzioni, rischiano di dare il via a una catena di fallimenti molto superiore a quella che ci si attende.

Questa è la mia sensazione, non sono abituata a fare post su cose che ragiono, ho provato a buttar giù un'idea.

Ma è, e resta, solo un'idea ...

Dott. Riccardo Tovani ha detto...

La proposta è valida anche perché le sanzioni in molti casi sono veramente eccessive.
Si tratta di oneri che rischiano di far saltare finanziariamente un'impresa.
Oltretutto non si tratta di un condono in quanto non si abbatte l'importo in riscossione ma solo le sanzioni.
Anche a livello di entrate, ritengo che se opportunamente regolato, il saldo delle entrate sarebbe positivo per lo Stato.

Anonimo ha detto...

Credo che un vero e proprio condono sia, oggi, politicamente indifendibile oltreché non consentito dalle norme europee.
La sanatoria sulle sanzioni invece è più che opportuna e la proposta, a mio parere, passerebbe anche per l'opposizione dopo una attenta riflessione sulla drammaticità del momento.
Certo che gli enti esattori ci stanno dando dentro di brutto a raschiare il barile...