8 marzo 1989 - mercoledì
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Era il primo giorno di lavoro da "autonoma", nel mio nuovo piccolo ufficetto in due minuscoli locali.
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Di quel posto ricordo tante notti insonni, tante quante valgono la "matricola" da pagare per chi decide di lavorare in proprio, e tanti tramonti, che la sera riempivano la mia finestra come un quadro di un pittore che avrebbe vinto qualsiasi mostra.
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Non ricordo come fossi vent'anni fa, il tempo davvero porta via tante cose con il suo scorrere.
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Ricordo l'entusiasmo, il timore, un esame di abilitazione ancora da affrontare e per il quale mi stavo preparando.
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Ricordo ancora di avere scelto proprio l'8 marzo per il primo giorno di apertura dell'ufficio, perchè il periodo era quello, e anche la scelta del giorno aveva un significato particolare.
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La mia nonnetta lavorava in fabbrica, mia mamma aveva cominciato a lavorare all'età di 14 anni (e, per inciso, non ha ancora smesso), ed avevo due generazioni di impegno da onorare.
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Non avrei pensato che vent'anni passassero tanto in fretta, e che oggi mi sarei trovata a fare una piccola sosta per guardare un attimo indietro ...
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... ma un attimo solo, pronta subito a ripartire.
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