Sono un po' assente, e nemmeno tanto pochino, ma sono successe un sacco di cose nella mia vita professionale negli ultimi mesi che mi hanno tenuta un po' lontana da qua.
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A giugno sono stata nominata Segretario della Commissione presso il nostro Cndcec - Area IT - Normativa, una esperienza molto bella e gratificante che mi ha impegnata un po' nello studio e del lavoro di gruppo.
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A settembre 2008, dopo le dimissioni dell'ex Presidente, sono stata nominata Presidente della stessa Commissione presso il Cndcec di Area Information Technology: tantissima soddisfazione e tantissima voglia di fare bene ... e non si può fare tutto.
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Ma di questo vorrei parlare con calma in appositi post, nei quali mi piacerebbe discutere e ragionare sugli argomenti che mi sono stati assegnati da sviluppare.
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E arriviamo ad oggi: ero a Roma, all'Auditorium della Conciliazione, dove si è tenuta la prima "Conferenza dei quadri di categoria dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili": una riunione, una convention, alla quale erano stati invitati tutti i consiglieri degli Ordini di tutta Italia oltre a un certo numero di delegati designati dagli Ordini in proporzione al numero degli iscritti. Ed è così che l'Ordine di Como ha invitato anche la sottoscritta a partecipare a questo evento.
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Che dire?
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La parola che mi viene in mente ripensando alla giornata di oggi è ENTUSIASMO.
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Sono partita da casa alle 4, ora è mezzanotte e non riesco ad andare a dormire se prima non scrivo le emozioni di oggi: ho incontrato colleghi che non vedevo da tempo, colleghi con i quali sto lavorando ora nella Commissione di Area IT e colleghi con i quali ho collaborato in passato.
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Ma è soprattutto quello che ho vissuto che mi ha lasciato una sensazione di speranza e di fiducia: nella mattinata i lavori si erano aperti con l'intervento iniziale del nostro presidente nazionale Claudio Siciliotti; un discorso arrivato dritto al cuore di tutti i partecipanti, di cui si parlerà domani sui principali quotidani di settore, e del quale tralascio i contenuti in dettaglio, ma di cui ricorderò soprattutto l'emozione, l'entusiasmo che si respiravano in sala, gli applausi a scena aperta, la standing ovation finale, il sentirsi finalmente "una" categoria, prima di tutto davanti a noi stessi e poi davanti agli altri, ai rapprensentanti del governo, dell'Agenzia delle Entrate, del Parlamento.
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Ed è stato percepito da tutti questo senso di unità, di questo motore che si è messo in moto, quello di una professione dove, almeno per un giorno, non sono apparse le divisioni, le lacerazioni del passato (che pure sono ancora sottopelle, secondo me), ma quello che era visibile, tangibile, era una muraglia umana, compatta, 1500 rappresentanti di colleghi che testimoniavano la difesa del proprio lavoro, della dignità del proprio lavoro, che chiedeva solo di poter operare in modo costruttivo, con certezza del diritto, delle norme, con regole precise per le scadenze (tanto per dirne qualcuna ..).
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E oggi, per la prima volta dall'unificazione, ho notato una cosa bellissima: ci si presentava tra nuovi colleghi e nessuno diceva più "ex ragioniere, ex dottore", eravamo solo noi, una categoria, tanti colleghi, e nessuno che si chiedesse da dove si veniva, ma tutti a guardare la nuova direzione presa.
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E questo, secondo me, per persone che amano la loro professione, per chi si sente ancora un giovane anche dopo 18 anni di albo, è un giorno importante, di cui si parlerà per molti anni, è, quella che spero, una pietra miliare nel mio futuro e in quello dei miei colleghi.
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