giovedì 22 novembre 2007

Oggi su Nova24

Oggi, nell'inserto de Il Sole-24Ore , Luca Tremolada commenta in un bell'articolo il "Denaro è mobile", l'utilità di fare sparire i soldi e passare ai pagamenti "virtuali".
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E' una bella idea, una bella filosofia, vista soprattutto in chiave digitale, ma c'è da chiedersi il perchè di tanta fatica nel farla affermare.
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Non è solo un problema di fare accettare a tutti la tecnologia. Non più.
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Un'idea ce l'ho:
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E' da anni che si sa che passare ai pagamenti esclusivamente via carta di credito, via bancomat, carte prepagate e ora cellulari porterebbe ad una vera lotta all'evasione, almeno per quanto riguarda certi settori dell'economia.
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Forse è utopico, ma proviamo a pensare ad una certificazione che ogni contribuente potrebbe ottenere attraverso i mezzi di pagamento bancari per tutte le spese sostenute, dal ristorante, alle spese mediche, all'idraulico (un documento simile a me arriva già dalla società della carta di credito, ogni semestre, con la suddivisione per tipologia).
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Proviamo a pensare se il fisco concedesse la deduzione in percentuale delle spese, di tutte le spese dalla dichiarazione dei redditi (ovvio con percentuali diverse in base alla tipologia di spesa), sulla base della certificazione delle banche, carte di credito, carte prepagate.
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Si riesce a pensare all'effetto che questo provvedimento avrebbe su certi settori (commercianti, artigiani e di riflesso su altri)? A quante persone chiederebbero più volentieri lo scontrino o la ricevuta perchè poi "la scaricano"? ...
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4 commenti:

Felter Roberto ha detto...

Ma allora non sono io che sono un visionario.
Qualcun altro la pensa come me.
Che oltretutto sia qualcuno che ne capisce di tasse mi conforta.
Iniziavo a pensare che ci fosse qualcosa di sbagliato che mi sfuggiva. Ah ma effettivamente qualcosa di sbagliato c'e':
I nostri politici.

Si è capito che concordo al 2000%?

Anonimo ha detto...

La cosa ha poco a che fare coi pagamenti elettronici. Cioè, dovrebbero diventare scaricabili tutti gli scontrini di tutte le spese.
Qualche tempo fa qualcuno mi disse che più o meno negli USA funzionava così, cioè che una famiglia (o un singolo individuo) può scaricare dalla dichiarazione dei redditi quello che spende per il vitto, l'affitto etc. Ma confesso di non essermi mai documentato sul fatto che sia vero.

Elena Trombetta ha detto...

@eugenio: ci sarebbe un problema di validità dei documenti (troppo facile usare lo stesso scontrino per tutta la famiglia): guarda solo come ci siamo ridotti con gli scontrini della farmacia ...

Anonimo ha detto...

Non mi è chiaro il problema: una volta che usi lo scontrino, non è che lo può scaricare "ANCHE" qualcun altro...
Rimane il fatto chè una questio di trattamento fiscale delle persone fisiche, che da noi non è per nulla paragonabile a quello delle persone giuridiche. Sempre negli USA (questo invece lo so per certo) si applica agli individui almeno una parte del diritto fallimentare...