Ero a Milano, a sentire per la quinta volta, credo, il racconto delle fasi relative alla vicenda dell'ammanco (che io comunque comincerei a chiamare "truffa") alla nostra
Cassa di Previdenza.
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All'incontro erano presenti Paolo Saltarelli e Raffaele Grimaldi.
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Paolo Saltarelli, Presidente della Cassa, nonché l'uomo con il trolley: l'ho visto qualche volta da giugno a ieri, ed era sempre accompagnato dalla valigia, credo che ormai stia più tempo in volo che a terra, e non deve essere una vita facile.
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Raffaele Grimaldi amministratore della Cassa, sempre presente agli incontri a cui ho assistito.
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Ogni volta che ascolto la sequenza dei fatti cerco di fare lo stesso esercizio mentale di quando si legge un libro giallo: trovare l'errore, l'indizio lasciato per scoprire prima degli altri che qualcosa non va, il colpevole, il fatto che permetta di dire: "Io ci sono arrivata, la cosa non è così!". Osservo i colleghi, intorno a me, e leggo nelle loro espressioni la stessa mia voglia, quella di poter alzare la mano e trovare il bug nella storia.
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Eppure non lo trovo, questo indizio, questo, fatto: tutto è lineare, come solo una "truffa" ben architettata può essere, di quelle truffe che potresti scrivere davvero un romanzo, ma non vorresti mai essere un involontario protagonista.
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Devo dire che mi piace questa nuova immagine che la Cassa di Previdenza, per prima, sta dando alla nostra categoria: trasparenza, "metterci la faccia" come ha detto Paolo Saltarelli: è difficile, oggi in generale, esporsi alla gente, alle critiche, spesso alle persone che urlano arrabbiate, oggi che Beppe Grillo è il massimo protagonista perchè manda a V.... tutto e tutti.
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E spesso chi ascolta fa anche domande "interessanti" (ieri ne ho sentita una "quante camere aveva l'albergo?") e vuole risposte, anche se fare certe domande, in questo contesto, è l'equivalente che chiedere di quante battute di word è composto il bilancio della Cassa di Previdenza... a che serve questa informazione?
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Però ho sentito anche proposte serie, come la richiesta di pubblicare i Verbali di assemblea dei delegati di approvazione del Bilancio, e davanti a questa proposta, Paolo Saltarelli ha promesso di mettersi all'opera da subito.
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Insomma, anche ieri tre ore fitte fitte di "fuoco di fila", con colleghi, alla fine soddisfatti delle risposte (certo non soddisfatti di quello che è successo, ma ... ).
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E io? Ho ascoltato, osservato, anche chiacchierato e mandato messaggi con il telefonino (non si fa, lo so, non si fa!) ... però mi è rimasto un dubbio:
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ma, alla fine, 'sto albergo, poi, l'abbiamo comprato?